La Tecarterapia, nota anche come Tecar o Trasferimento Energetico Capacitivo-Resistivo, è un tipo di trattamento elettromedicale, che trova particolare impiego nella cura di traumi e patologie infiammatorie dell'apparato muscolo-scheletrico.
Diffusa soprattutto in ambito fisioterapico, la Tecarterapia consiste in un massaggio particolare, praticato tramite uno strumento capace di ridurre il dolore e accelerare la naturale riparazione dei tessuti, laddove ovviamente ci sia un danno.
Il tutto si traduce in un accorciamento tangibile dei tempi di guarigione.
Cenni di Storia
Sebbene la Tecarterapia abbia acquisito una certa popolarità soltanto negli ultimi decenni, i principi di funzionamento che vi stanno alla base sono molto più antichi. A proporli per la prima volta, infatti, fu il medico e fisico francese Jacques Arsène d'Arsonval, nel lontano 1890.
Dopo d'Arsonval, diversi altri studiosi e inventori si cimentarono in progetti simili: fra questi, spicca il medico inglese William Beaumont, il quale nel 1939 lavorò anche alla realizzazione del primo strumento elettromedicale.
Esperto di fisica, Beaumont coniò il termine di "diatermia", per identificare il tipo di lavoro che stava portando avanti. Diatermia è una parola di origine greca, che deriva dall'unione di "dia" (διά), cioè "attraverso", e "thermos" (ϑερμός), cioè "calore"; letteralmente significa "calore attraverso", ma nel caso specifico richiama a una forma di calore proveniente dall'interno.
Una data particolarmente importante nella storia della Tecarterapia moderna è il 1995: in quest'anno, infatti, nacque la dicitura Tecar, acronimo di Transfer Energy Capacitive And Resistive.
Inizialmente, la Tecarterapia moderna era un trattamento riservato soltanto agli sportivi infortunati, affinché guarissero prima. Oggi, invece, ha assunto contorni decisamente diversi e risulta utile a tantissime categorie di persone, anche non praticanti sport. Per esempio, vi si sottopongono individui con particolari forme di artrite, anziani con le classiche patologie dell'età avanzata, soggetti con disturbi connessi all'attività lavorativa che svolgono ecc.
Come Funziona la Tecarterapia?
La Tecarterapia è una forma di termoterapia endogena:
.La parola "termoterapia" significa "terapia basata sul calore". L'impiego del calore con finalità terapeutiche, soprattutto in presenza di affezioni dolorose muscolari e articolari, è diffuso da diversi decenni. Alcune termoterapie che hanno preceduto la Tecar e che sono in uso ancora oggi sono: l'infrarosso, gli ultrasuoni e il laser (laserterapia).
.Il termine "endogena" si riferisce al fatto che lo strumento per la Tecar induce la produzione di calore a partire dall'interno del corpo (calore endogeno).
Gli effetti principali del calore endogeno:
.Produzione di calore endogeno anche in profondità;
.Abbassamento della viscosità del tessuto muscolare e connettivo;
.Aumento della circolazione sanguigna;
.Stimolazione del drenaggio linfatico;
.Incremento dell'attività metabolica;
.Aumento dell'ossigenazione dei tessuti;
.Maggior apporto di sostanze nutritizie;
.Eliminazione rapida di scorie e cataboliti;
.Accelerazione dei processi rigenerativi;
.Rilascio di endorfina e riduzione del dolore.
L'infrarosso, gli ultrasuoni e il laser, invece, prevedono l'utilizzo di apparecchiature che emettono loro stesse calore. Ciò vuol dire che il calore è esogeno, cioè proviene da una fonte esterna al corpo.
La particolarità del funzionamento della Tecarterapia è che lo strumento in uso stimola la produzione di calore (che è una forma di energia) da parte del soggetto in cura.
In altre parole, induce il corpo del paziente a collaborare in modo attivo, per il raggiungimento più veloce della guarigione.
Come funziona e come si utilizza la strumentazione:
Lo strumento per la Tecarterapia sfrutta il principio fisico del condensatore (o circuito RC o circuito Resistenza-Condensatore).
Il principio fisico del condensatore comprende 4 elementi:
.Le due cosiddette armature del condensatore, che sono due piastre poste una di fronte all'altra;
.Il materiale isolante, interposto tra le due armature;
.Il generatore elettrico, che, collegato alle due armature, crea tra queste una differenza di potenziale. Tale differenza di potenziale fa sì che un'armatura assuma una carica netta positiva (armatura positiva) e l'altra armatura una carica netta negativa (armatura negativa).
.Mentre l'armatura positiva attrae le cariche elettriche negative del materiale isolante, l'armatura negativa attrae quelle positive.
Mettendo a confronto il suddetto schema di elementi con il dispositivo Tecar, risulta che:
.Le due armature del condensatore corrispondono alla piastra mobile, con cui il terapeuta massaggia l'area anatomica dolente o infiammata, e alla piastra fissa (detta piastra di ritorno), che il terapeuta applica sulla parte di cute opposta a quella da trattare.
.Il materiale isolante coincide con l'area anatomica da curare, comprensiva di tutti i suoi tessuti ed elettroliti. Gli elettroliti sono sostanze che, in soluzione, presentano una determinata carica elettrica. Nei tessuti biologici, importanti elettroliti sono, per esempio, il sodio, il potassio, il calcio, il magnesio ecc.
.Il generatore elettrico corrisponde alla macchina T-Plus a cui sono collegate le due piastre e che il terapeuta regola secondo le esigenze.
La differenza di potenziale, creata dal generatore a livello delle due piastre, muove gli elettroliti presenti all'interno dei tessuti. Il movimento degli elettroliti è ciò che genera il calore endogeno.
Modalità d'uso della Tecarterapia
Il dispositivo Tecar può lavorare in due modalità: la modalità capacitiva e la modalità resistiva.
La modalità capacitiva è indicata per il trattamento di problematiche a livello dei tessuti molli, con una bassa resistenza alla corrente, come i muscoli, la cute, il tessuto connettivale, i vasi sanguigni e i vasi linfatici.
La modalità resistiva, invece, è ideale per il trattamento di danni a livello di tessuti con un'alta resistenza al passaggio di corrente, come le ossa, le articolazioni, i tendini, i legamenti, le cartilagini ecc.
Alla luce di ciò, risulta abbastanza chiaro che la scelta della modalità di utilizzo della Tecar dipende, esclusivamente, dal tipo di tessuto biologico su cui bisogna agire.
.Nella modalità capacitiva, l'impiego di una piastra mobile isolata è ciò che permette di agire specificatamente sui tessuti molli.
.Viceversa, nella modalità resistiva, è l'uso di una piastra mobile non isolata che consente di agire a livello dei tessuti con un'alta resistenza alla corrente.